Montecchio, Proloco a Montecchio (TR) - Umbria in Festa
 

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Montecchio

Montecchio

Montecchio (TR)
Categoria: Proloco
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Montecchio
Gioco n.1
5020 - Montecchio (TR)

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Montecchio
Descrizione:
Il paese di Montecchio (TR) è un delizioso e caratteristico Borgo con spiccate caratteristiche medievali che sorge sopra una verdeggiante collina a pochi chilometri dalla valle del Tevere ed a 15 minuti dalla meravgliosa  Orvieto.   Tra le sue mura,  i vicoli alti  vengono illuminati dalla luce del sole o dalla più romantica luce dei lampioni durante la notte, disegnando scorci così particolari da riportare i molti visitatori attraverso le sensazioni e l’immaginazione, indietro nel tempo.   Montecchio conserva nel suo territorio  molte altre importanti e misteriose testimonianze del passato, come ad esempio la Necropoli Etrusca nel vallone di San Lorenzo  a poca distanza dal borgo.   Le prime informazioni su Montecchio risalgono al 1150 1160 e fanno riferimento, come riscontrato in diversi testi antichi,  alla famiglia Chiaravalle che  proveniete da Todi, la quale provvede in modo significativo ad ingrandire le  mura del Castello per una sua più efficace difesa.   Chi viene a Montecchio scopre meravigliosi momenti di relax,  panorami mozzafiato, tanta storia antica e tante eccellenze alimentari, in modo partcolare tutti rimangono rapiti dal sapore e dai profumi unici dell’Olio Extravergine d’oliva prodotto dai nostri  uliveti.   A Montecchio vi aspettano il mistero, la storia, la natura  ed una incontaminata  enogastronomia. Montecchio e la sua storia       Antenati illustri del territorio di Montecchio sono del VI e V secolo a.c. Ne è testimonianza la necropoli pre-romana di S. Lorenzo. La presenza romana è attestata da rinvenimenti di vasellame, oggetti metallici e da alcune tombe. Intorno all'anno mille i nostri progenitori vivevano tempi durissimi. Quasi completamente dediti ad un'agricoltura piuttosto rudimentale, sottomessi alle signorie, erano gravati da servitù quali obblighi, gabelle, dazi e tasse varie. I già magri raccolti venivano spesso sterminati da calamità naturali (gelate, cavallette) ed infierivano terribili malattie infettive. La maggior parte dei villici montecchiesi (abitanti del villaggio) vivevano nelle più fertili terre di S. Savino. Queste difficili condizioni di vita vennero determinando una sorte di reazione. I massari, manenti (nel diritto medievale, coltivatore legato alla terra da un rapporto di lavoro e di residenza, con obbligo di prestazioni nei confronti del proprietario e che non poteva lasciare il fondo) sulle terre dei signori, iniziarono quindi ad agitarsi significativamente reclamando diritti. Dopo queste prime agitazioni dei massari sulle terre, dopo la cacciata dei Chiaravalle da Todi nel 1190, le pendici delle nostre montagne avevano visto sorgere un borgo rurale fortificato - CASTRO MONTICULI, con un primo nucleo del castello (1154), ove era stato dato asilo alle genti sbandate di quei tempi ferrigni. Era stata costruita quindi la seconda cerchia di mura (1190 - 1251), e fabbricati sufficienti a soddisfare le nuove esigenze. Nel 1112 Melezzole aveva già la chiesa di S. Biagio   Sul nostro territorio erano state erette:   - TORRE ERRIGHI, fortilizio di una famiglia guelfa di Todi (oggi Health Center di M.Messeguè);   - CASTELLO DI PETRORO (1235), avamposto militare di Todi;   - MONASTERO (XIII sec.), Abbazia Benedettina.   Nel 1282 Todi effettuò una ricognizione delle nostre terre, che considerava proprie:"Civitas et Populi Tuderti". L'incremento della popolazione aveva dato consistenza ad una comunità di tutto rispetto, ed il Castello di Montecchio era divenuto "Paese".   Nel 1920 sul territorio di Montecchio vivevano 300 fuochi (famiglie), pari a c.a. 1500 abitanti; Melezzole si componeva di 60 fuochi e Tenaglie, su cui signoreggiava la famiglia Baschi di Carnano, si componeva di 14 fuochi. In quell'epoca la popolazione di Roma contava 100.000 abitanti e tutt'Italia aveva 12.000.000 di persone.   Nel 1300 Tenaglie erigeva la Chiesa parrocchiale e intorno al 1400 diveniva un borgo che aveva perfino un ospedale.   Nascevano le prime "Comunantiae" territoriali sulle quali accampavano diritti la Camera Apostolica e le Signorie locali, dando luogo a molte conflittualità. Per anni Montecchio fu il rifugio dei ghibellini Chiaravalle. A Montecchio le autorità religiose avevano dovuto trasferirvi la sede parrocchiale. Vennero costruite la Chiesa (1400), una Casa Parrocchiale, una Casa Comunale ed una Casa della Comunità. Erano state istituite Confraternite e costuite case e botteghe.   Nel 1400 sorgeva a Carnano il Castello dei Baschi, che verrà fatto demolire dalla Camera Apostolica nel 1566.   Nel 1495 Melezzole fu occupata dai francesi (Carlo VIII). Nel 1574 la Chiesa di S. Vitale fu unita alla sua curia. A Montecchio, a Piazza del Prato, si costrui la Chiesa del Carmine.   Nel 1631 si costruì una prima Scuola.   Intorno ai primi del 1700 si completò il Centro Storico con l'ampliamento della Chiesa e la costruzione di un gruppo di fabbricati destinati alla Casa Comune, all'arcipretura, alle Confraternite e al Forno Panicolo.   Nel 1700, sulle basi di un antico castello, sorse il Palazzo degli Ancajani, i quali signoreggiavano su Tenaglie fino al 1897.   Nel corso del 1870 Montecchio andò espandendosi. Durante gli anni 1888-89 M. Scianca edificò il Palazzo della Scuola (l'edificio che, nel 1962, divenne sede dell'attuale Municipio).   Si realizzarono anche le prime Strutture Industriali e Artigianali con l'impianto di un primo Mulino ad Olio (Crocoli), di due Frantoi a vapore (Gentilini e Scianca) e di un Mulino del Grano, nonché di un Pastificio (Scianca). Si avviò un'efficiente Industria per la lavorazione dei Laterizi (F.lli Moretti). Venne costuito l'Edificio della Scuola Media e quello della Scuola Materna. Questa l'evoluzione di un paese che veniva così affermandosi con una fisionomia sociale, che costituì la base storica del divenire Comune. Tuttavia al momento dell'annessione dell'Umbria al Regno d'Italia, motivi di bilancio comportarono per Montecchio una dolorosa rinuncia a tale legittima aspirazione. Montecchio, Melezzole e Tenaglie furono aggregate al Comune di Baschi. Fu Sindaco il Montecchiese Sebastiano Ferdinandi per 25 anni, durante i quali si adoperò per l'autonomia comunale del nostro paese. A tale scopo nel 1912 si costituì un comitato di Montecchiesi, che però a causa degli eventi bellici del 15-18, non approdò apprezzabili risultati. La guerra rivoluzionò il paese e la sua economia. Iniziò così un massiccio esodo dalle campagne e di emigrazioni all'estero. A rendere più drammatica la situazione si abbattè violenta la grave epidemia della "Spagnola".   Nel 1918 vennero stipulati importanti atti di costruzione in enfiteusi (diritto reale per il quale il concessionario gode di un fondo altrui, in perpetuo o per almeno vent’anni, con l’obbligo di migliorarlo e di pagare un canone al concedente) di bel 250 ettari di fertili terre tra l'Università Agraria di Montecchio e le famiglie Gentilini e Bastianelli, che vennero sorteggiati in lotti.   Nel lontano1563 era già stato stipulato l'atto di concessione in enfiteusi perpetua fra i massari di Montecchio e la famiglia degli Atti.   A seguito della legge 24-06-1888, che aboliva ogni servitù, la Giunta degli Arbitri di Perugia dichiarò affrancati i beni che furono degli Ancajani. Nacque così il Dominio Collettivo di Tenaglie, con 220 ha. di bosco.   Viene fondata la Scuola Agraria di Montecchio.   La Comunanza Agraria di Melezzole nacque con l'affrancazione di terreni boschivi che costituiscono un patrimonio di notevole valore.   In quel periodo si riuscì ad ultimare importanti opere pubbliche come l'Acquedotto di Petroro ed una bella fontana.   La lotta per l'autonomia, che non cessa mai, ha momenti di particolare tensione. Il 26 febbraio 1924 ha luogo un tumultuoso Consiglio Comuale, al quale segue l'intervento del Ministro competente, che accoglie la domanda di tasferimento degli uffici comunali di Montecchio. Quindi un Decreto Reale in data 6-11-1924, scioglie il Consiglio Comunale di Baschi e nomina un Commissario Straordinario.   Dopo la Seconda Guerra Mondiale e la caduta del fascismo, in data 6-3-1948 con Decreto del Ministro dell'Interno, firmato De Nicola - De Gasperi - Scelba, si sanciva che:   "Le frazioni di Montecchio, Tenaglie, Melezzole, del Comune di Baschi sono erette in un unico Comune autonomo, denominato Montecchio [....].


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