Sede d'insediamenti etrusco-romani, l'attuale territorio comunale fu sotto il controllo di Chiusi fino all'anno mille. Il borgo fu fondato, tra il 1050 e il 1052, da Orvieto, che vi eresse un castello a guardia del tracciato che conduceva a Perugia e a Città di Castello. Nel 1328 fu incendiato dai Filippeschi e, nel 1495, dopo essere passato dai Villata ai Montemarte e ai Della Rovere, tornò al comune di Orvieto, che fece ricostruire la sua fortezza; questa fu nuovamente distrutta nel 1643, in occasione della guerra fra il Papato e i Farnese per il controllo del ducato di Castro. Il toponimo è composto da "monte" e, probabilmente, da un nome di persona. Di particolare interesse sono le opere d'arte conservate nella collegiata, che presenta sull'altare maggiore una tavola raffigurante la Madonna con il Bambino e i Santi Pietro e Paolo, attribuita alla scuola del Perugino; pregevole anche l'altare barocco della chiesa del Santissimo Crocifisso. Tra gli esempi di architettura civile spicca il teatro dei Rustici: l'edificio, formato da pietre squadrate e addossato alle mura castellane del primo nucleo della fortezza, fu costruito per assolvere alla funzione di granaio e trasformato in teatro nel 1732.