Era abitata già in epoca romana, come testimoniano tombe, residui di edifici, laterizi, monete e resti dell'importante porto fluviale di San Valentino. In epoca medievale fu lungamente contesa tra i più potenti comuni della zona per la sua favorevole posizione sul fiume Tevere. Nel 1328 papa Urbano VI l'assegnò a Pietro degli Anguillara, sottraendola al dominio della guelfa Orvieto; nel 1465 fu infeudata ai Farnese e, nel XVI secolo, ai Mattei. Il toponimo deriverebbe secondo alcuni dal personale latino IOVIUS. Tra i monumenti spicca il palazzo ducale, voluto dai Mattei e rimasto incompiuto, a pianta quadrata con due poderosi torrioni quadrangolari -i suoi saloni sono ornati da pitture attribuite al Domenichino-. Nel centro storico sopravvivono, inoltre, pregevoli esempi di architettura sacra: la chiesa parrocchiale prospiciente il palazzo ducale, che conserva una tavola della scuola dell'Alunno raffigurante l'Assunta, e la chiesa di San Rocco, con una Crocifissione di scuola folignate. Fuori dell'abitato si erge il convento di Santa Maria di Gesù, edificato nel Seicento forse su un preesistente edificio.